Come costruire un arco ?

Per costruire un arco si parte generalmente da un tronchetto di tasso, olmo, frassino o nocciolo e lo si fa stagionare per un periodo che varia da specie a specie. Chiedete consiglio a chi conosce le essenze, ma in genere il legno dovrebbe seccare per almenno 18 mesi in un locale areato e con un ciclo di trattamento a base di grasso animale. Il legno scelto dovrebbe essere alto almeno 2 m ed avere un diametro di 2/3/5 cm.

Si procede quindi così: con cuneo e mazzuolo si staccano da due a quattro “spicchi” che vengono lavorati a colpi di accetta e rifiniti con coltelli da falegname, raspa e carta vetrata fino ad assumere la forma desiderata. Questa parte della lavorazione può durare parecchi giorni e richiede molta concentrazione e abilità.

Chi lavora su un arco deve assecondare le nervature e i nodi che il materiale presenta, prevederne la risposta agli stimoli e adattare il progetto teorico al caso particolare.

Ogni arco ben fatto si costruisce pensando a chi dovrà poi utilizzarlo, prendendo in considerazione la sua altezza, la sua forza, le preferenze e le abitudini, senza considerare che esistono vari tipi di archi, da quelli primitivi ai longbow inglesi.

E’ anche possibile utilizzare il bambù. Dovete in questo caso individuate due canne che presentino i segmenti il più possibile simili per lunghezza, diametro e orientamento della scanalatura; tagliatele con un seghetto alla base, spuntatele e fatele asciugare al sole fino a che non diventino da verde scuro a gialle.

Scegliete quindi i quattro segmenti che vi interessano per ogni canna. Adesso dovete trovate un solido legnetto tondo che entri il piu possibile di misura, sia in lunghezza che in larghezza, all’interno dei due segmenti ( vanno benissimo i manici delle mestole di legno artigianali, di duro faggio) e, se ci balla un pò, riempite i vuoti con frammentini di legno impastati con colla; quando i due pezzi di canna, i flettenti saranno ben attaccati, ricoprite la giuntura con due sezioni di un segmento di canna un pò più largo e fissateli con il solito impasto all’interno, e all’esterno con strisce di pelle bagnata che legherete strettissime e lascierete asciugare al sole.

A questo punto manca solo la corda che si realizza attorcigliando fili da calzolaio fino ad ottenere uno spessore che entri di misura nell’incocco delle frecce di legno che avrete comprato.

La corda deve avere una lunghezza tale da tenere i due flettenti di bambù in tensione, indicativamente distanti una decina di cm dall’impugnatura; il fissaggio della corda all’arco, operazione delicata, può essere risolto praticando un forellino, il più possibie stretto, alla base del nodino che avrete lasciato alla fine dei due flettenti.

[color=#FF0000][center]FRECCE[/center][/color]

Per costruire delle buone frecce scegli dei rami di legno di salice o nocciolo poco più lunghi del tuo braccio.
Togli la corteccia con un coltellino ma stai attento, potrebbe essere un’operazione pericolosa.
Con la carta vetrata leviga accuratamente il tutto.
In una delle due estremità incidi una tacca (la “cocca”) che servirà per ospitare la corda dell’arco.
Nella stessa parte devi fare altre tre incisioni equidistanti di circa 7 cm ciascuna. Ogni incisione ospiterà una penna d’oca o di tacchino sezionata nella parte rigida centrale e tagliata, come mostra il disegno.
Spalma della colla sia nelle tre incisioni sia sulle sezioni delle penne e unisci con molta cura perché tra una penna e l’altra ci deve essere un angolo di 120°.
Se vuoi dare un tocco di colore alla freccia immergi le penne nell’inchiostro di china. Infine lavora con la raspa l’altra estremità della freccia, otterrai così la punta che liscerai, poi, con la carta vetrata.

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