Un anno dopo che è stata assediata dall’ ISIS, la città siriana di Palmira è stata recentemente ripresa dalle forze siriane sostenute da attacchi aerei russi. In precedenza Palmira era la sede di molti reperti storici, tra i più preziosi del mondo. Molti manufatti sono stati distrutti dalle forze islamiste in una epurazione contro l’iconoclatia. Ora, Joseph Eid, un fotografo per l’agenzia di stampa AFP ha scattato diverse foto di Palmira a distanza di anni, per poi pubblicare le immagini in un confronto prima/dopo.
“Naturalmente il Tempio di Bel non sarà più lo stesso” dice il direttore delle antichità della Siria, Mamoun Abdulkarim, al Times of Israel. “Secondo i nostri esperti, si riuscirà sicuramente a ripristinare un terzo dell’area distrutta, o forse anche di più se effettuiamo ulteriori studi con l’aiuto dell’UNESCO… Invito archeologi ed esperti di tutto il mondo a venire a lavorare con noi, perché questo sito è parte del patrimonio di tutta l’umanità “.
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Non si accontentano di bruciare le bandiere, annientare i simboli di chi considerano nemico: i seguaci del nuovo “Califfato dello Stato Islamico” distruggono dalle fondamenta tutto ciò che non sia stato creato da loro. Verso i siti archeologici e le opere d’arte si comportano come con i prigionieri: stuprano, vendono, bombardano.
Distruggere il passato. L’iconoclatia dall’Islam all’Isis – Bettetini Maria
Tempio di Bel, prima e dopo che è stato distrutto dall’ ISIS nel Settembre del 2015
The Arc du Triomphe (Arco di Trionfo)
Il Tempio di Bel risale al 32 d.C.
Funzionari della sicurezza nello stesso sito del tempio.
Il Tempio di Baalshamin doveva essere visibile attraverso queste due colonne
Rovine del Tempio di Bel.
Rovine di statue del museo di Palmira
Foto scattata nel museo di Palmira che mostra le sculture deturpate